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Diritto di riparazione elettrodomestici, cosa significa?

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Diritto riparazione elettrodomestici

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L’Unione Europea, a partire dal primo marzo, ha emanato una nuova serie di norme riguardanti la progettazione ecocompatibile. Queste regole obbligano i produttori di elettrodomestici, a mettere a disposizione dei riparatori e dei consumatori, alcuni pezzi essenziali, per almeno dieci anni dall’immissione sul mercato dei prodotti.

È stata inoltra rivisitata l‘etichetta energetica, resa molto più semplice e rigorosa, adatta a un economia sempre più ecosostenibile.

Tutti ormai siamo alla ricerca di nuovi metodi per risparmiare: le continue spese, le bollette sempre più care e gli sprechi che ci circondano obbligano ogni individuo a spendere sempre di più senza usufruire di alcun nuovo servizio.

Per fortuna però l’Unione Europea incentiva iniziative più verdi emanando nuove regole che obbligano i fabbricatori ad adeguarsi alle richieste del cliente finale, allontanandosi da un consumismo costoso per l’ambiente e per i cittadini europei.

Diritto di riparazione elettrodomestici

Specialmente negli ultimi anni, la rottura della lavatrice, dell’aspirapolvere o di qualsiasi altro elettrodomestico, diventavano un vero e proprio problema per qualsiasi famiglia. Quasi sempre il prodotto andava cambiato perché impossibile la riparazione degli elettrodomestici quando non si riesce a trovare un sostituto del pezzo danneggiato. Dopo anche solo cinque anni dall’acquisto ci si ritrovava quindi a dover buttare l’elettrodomestico e comprare un nuovo articolo costoso senza poter in alcun modo recuperare il precedente.

Finalmente l’Unione Europea ha deciso di intervenire; da anni si batte per il riciclo e per ridurre gli sprechi, ma la politica del consumismo, dettata soprattutto dalle grosse aziende, obbligava i clienti a creare una sempre maggior quantità di rifiuti elettronici, costringendoli infatti ad acquistare sempre nuovi articoli ormai indispensabili per la nostra comunità.

Con questa nuova norma, sia gli importatori che i fabbricanti dovranno mettere a disposizione di riparatori professionisti, alcuni pezzi di ricambio essenziali, per un periodo che va dai sette ai dieci anni dall’introduzione nel mercato Europeo dell’ultima unità di un determinato modello.

Questa regola però non vale per tutti i dispositivi, sono incluse

  • lavastoviglie
  • lavatrici
  • televisori
  • frigoriferi

Non sono (ancora) inclusi nell’elenco computer portatili e smartphone.

I consumatori finali avranno la possibilità di acquistare alcuni parti di ricambio, anche dopo il ritiro dal mercato di un determinato articolo. I pezzi che potranno acquistare direttamente sono quelli che possono facilmente essere utilizzati durante il fai da te, come ad esempio cerniere, porte o sigilli.

Le nuove etichette energetiche

Le etichette energetiche sono diventate fondamentali per i consumatori: li aiutano a fare scelte più consapevoli.

Da un punto di vista macroeconomico inoltre li ha motivati a ricercare sempre di più elettrodomestici efficienti e ad alto risparmio energetico.

Il nuovo sistema di etichettatura, emanato dall’Unione Europea sarà ancora più chiaro e intuitivo. Saranno presenti solo le lettere dalla A alla G (non più E ed F) e la classificazione sarà più rigorosa.

Verrà inserito inoltre un QR code che i potenziali acquirenti potranno utilizzare per accedere a una banca dati europea e ricevere maggiori informazioni sull’articolo scelto.

L’intento dell’Unione Europea è quello di incentivare sempre di più i fabbricanti a fare elettrodomestici efficienti e sostenibili. Già con la vecchia etichettatura i consumatori sono riusciti a risparmiare centinaia di euro in elettricità.

Incentivandoli a continuare su questa linea basata su energie rinnovabili e su una transizione ambientale, le nuove etichette energetiche forniranno anche informazione riguardo all’impatto ambientale di determinati prodotti.

I primi elettrodomestici su cui verranno applicate le nuove etichette saranno

  • congelatori
  • frigoriferi
  • lavatrici
  • lavastoviglie
  • televisori

A partire da settembre usciranno anche per lampade a sorgenti luminose fisse e lampadine e man mano verranno applicate a tutti i prodotti presenti sul mercato.

Grazie a questa nuova politica che supporta sempre di più i consumatori, allo sfruttamento delle energie rinnovabili e della vendita diretta di energia elettrica, sempre più famiglie potranno risparmiare sui consumi senza dover rinunciare a qualche piccolo sfizio.

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