La differenza tra realtà virtuale e metaverso

A dispetto della sua popolarità piuttosto recente, il metaverso non è una novità. Il termine è apparso per la prima volta trent’anni fa nel romanzo Snow Crash, dove anticipava la creazione di uno spazio virtuale fatto di realtà aumentata e Internet.

E’ stato poi il tema principale di Ready Player One, un film sul Metaverso tratto da un famoso libro di Ernest Cline.

Negli ultimi mesi sono stati però le dichiarazioni di Facebook, poi divenuta Meta, e di altre società a disegnare un futuro di connessioni sempre più simile a quello ipotizzato nei romanzi. Anche se la definizione di metaverso non è ancora così precisa, di fatto è possibile sintetizzare la sua introduzione come la possibilità di accedere alle informazioni online sfruttando la realtà virtuale.

Esistono delle analogie e delle sovrapposizioni tra metaverso e realtà virtuale, ma al tempo stesso si riscontrano differenze notevoli che esploreremo di seguito.

Metaverso: definizione e differenze con la realtà virtuale

Nella definizione di metaverso si trova la prima differenza importante con la realtà virtuale. Se della seconda abbiamo una comprensione più accurata, il metaverso e le sue potenzialità sono ancora da esplorare e perciò da definire.

Stando a quanto ipotizzato da Zuckerberg, il metaverso indica una fruizione di Internet che non distingue più tra fisico e digitale. Nel metaverso le persone non si limitano a visualizzare il contenuto, ma vi sono dentro.

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Tuttavia altre voci autorevoli non concordano del tutto con questa definizione. Tra le ragioni principali di questa vaghezza si ritrova il fatto che è probabile che le aziende stesse non conoscano ancora tutte le possibili applicazioni che si aprono con il metaverso.

Una domanda che molti si pongono riguardo al metaverso è quella che concerne la sua proprietà. In veste di proprietario di Oculus Rift, Meta svolge un ruolo determinante nell’evoluzione della realtà virtuale, ma non è il solo attore in campo.

Esistono molti visori di realtà virtuale, e un discorso simile vale per il metaverso. Meta è in prima linea, ma non è la sola multinazionale tecnologica in campo. Al pari dei visori di realtà virtuale infatti esistono molti metaversi.

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Questo aspetto permette di capire anche il metaverso potrebbe diventare molto più grande di quanto immaginato da una sola azienda.

Cosa serve per accedere al metaverso?

Il metaverso è un luogo virtuale condiviso tra utenti al quale è possibile accedere tramite una connessione Internet. Gli utenti nel metaverso hanno avatar personali che possono interagire tra loro in luoghi virtuali che replicano quelli realti. Nel metaverso le persone possono acquistare o costruire oggetti virtuali, tra cui gli NFT.

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La realtà virtuale è invece un nuovo modo di sperimentare le esperienze digitali: non più attraverso uno schermo ma del tutto immersive. Immaginate uno schermo che però non ha bordi, che vi avvolge completamente. Girando la testa potete guardarvi intorno, potete vedere le mani del vostro avatar e potete interagirvi senza bisogno di un mouse.

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Utilizzando i visori di realtà virtuale i mondi tridimensionali sono decisamente più immersivi e intriganti. Per accedere al metaverso però non è richiesto obbligatoriamente un visore VR, in quanto si può sperimentare l’interazione e il mercato di NFT anche da uno schermo del computer.

Ecco perché il metaverso, anche se presenta delle somiglianze con la realtà virtuale, non sarà limitato a essa. Bensì risulterà teoricamente accessibile da qualsiasi dispositivo con connessione Internet.

Oltre la realtà virtuale: le potenzialità del metaverso

Nell’eliminazione della necessità di supporti il metaverso promette già di più rispetto alla realtà virtuale.

Quest’ultima rimane molto utilizzata in campi come quello dell’istruzione, dello sport e dell’intrattenimento, ma non ha cambiato il modo con cui concepiamo le connessioni fisiche e digitali.

Molti ipotizzano che il metaverso invece produrrà cambiamenti significativi al modo in cui le persone lavorano, socializzano e navigano su Internet.

Se la realtà virtuale non ha generato l’impatto dirompente che alcuni prevedevano, forse proprio il metaverso potrà renderla nuovamente attraente grazie alle sue peculiarità aggiuntive.