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Energia anche dalla toilette

energia dalle toilette

Riusciamo ormai a ricavare energia da ogni “processo”, anche dalla toilette.

Immaginate un WC capace di produrre energia riciclando i rifiuti umani. Un sistema innovativo del genere è in studio, ovviamente, negli USA, e consentirebbe persino l’eliminazione dei liquami senza acqua né impiego di energia stessa.

Il tutto in un’ottica di totale rispetto dell’ambiente. Si chiama Nano Membrane Toilette. All’apparenza una comune tazza da bagno, all’interno in realtà un mondo tutto nuovo e rivoluzionario di vivere la toilette: un sistema chiuso dotato di una barriera rotante in grado di separare rifiuti solidi e liquidi, dividendoli e impedendo il deflusso degli odori, è il principio alla base della curiosa applicazione.

Il principio è un po’ quello della centrifuga di vecchia memoria, usata tanto in ambito industriale, quanto chimico, quanto farmaceutico e ospedaliero.

Il WC, una volta distinti i materiali prossimi allo smaltimento, attiva al proprio interno un gassificatore allo scopo di incenerire i materiali solidi, e producendo contestualmente sia calore – dunque, energia! – sia cenere, ossia un miglior prodotto di scarto.

Se immaginiamo che tale energia nuovamente reimmessa nell’ambiente non si disperda, ma opportunamente canalizzata, potrà alimentare le luci della toilette o piccoli elettrodomestici in essa contenuti, il gioco è fatto.

Ecco come nasce il WC a impatto 0. Un’altra di quelle trovate che, apparentemente folli o futili, dimostrano invece come il mondo nel suo insieme stia sempre più muovendosi nella direzione del “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” di lavoisieriana memoria.

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