Anche se spesso oscurata dalle tematiche ambientali – come il risparmio energetico – o da quelle sociali – come i diritti dei lavoratori – è la G di Governance che Guida il cambiamento ESG.
Meno visibile e più strategica, questa terza dimensione opera nell’oscurità reggendo tutta l’impalcatura della sostenibilità aziendale.
Infatti, senza una governance solida, trasparente e consapevole, le migliori intenzioni ispirate dal valore della sostenibilità rischiano di restare sulla carta. Invece, vanno gestite, organizzate e monitorate.
Governance: di cosa stiamo parlando?
La Governance è il modo in cui un’azienda prende decisioni, definisce le sue priorità e considera gli interessi di tutti gli stakeholder: dipendenti, clienti, investitori, fornitori, comunità. In chiave ESG, si traduce in:
- trasparenza nei processi e nelle comunicazioni;
- gestione dei rischi sociali, ambientali ed economici;
- contrasto alla corruzione e ai conflitti di interesse;
- inclusività nei ruoli decisionali;
- tracciabilità e responsabilità nelle scelte strategiche.
In sintesi, riguarda etica, responsabilità e visione nel lungo periodo.
Perché farsi guidare dalla “G”?
Una governance efficace è una leva potente per generare valore e rafforzare la resilienza aziendale:
- riduce i rischi: previene immoralità, inefficienze e danni reputazionali;
- attira investitori: soprattutto quelli ESG-oriented, che cercano trasparenza e coerenza;
- migliora le performance: allinea strategie e operatività, potenziando le scelte responsabili;
- crea valore duraturo: promuove un modello di crescita solido e sostenibile nel tempo.
Significa superare una visione puramente economica per includere la creazione di valore collettivo e condiviso con tutti gli stakeholder.
Come si costruisce una buona Governance
I pilastri su cui poggia una governance solida sono molteplici:
- supervisione imparziale e processi di audit costanti che consentono di orientarsi verso interessi collettivi;
- gestione del rischio: approccio strutturato alla prevenzione e al contenimento;
- trasparenza: report chiari e accessibili, dialogo continuo con gli stakeholder;
- etica e compliance: rispetto delle normative e dei valori dichiarati.
Per rafforzare tutto questo, servono azioni mirate:
- definizione chiara di ruoli e responsabilità;
- uso di KPI e strumenti di monitoraggio;
- formazione continua su etica e sostenibilità;
- tecnologie per la rendicontazione e il controllo dei processi ESG.
Chi lo sta facendo bene?
Molte aziende dimostrano che puntare sulla Governance fa la differenza:
- Unilever: integra da anni la sostenibilità nel core business con un CdA coinvolto e obiettivi ESG misurabili.
- Patagonia: esempio di coerenza tra governance e scelte aziendali etiche, con donazione degli utili e trasparenza radicale.
- Iren (Italia): ha reso gli obiettivi ESG parte integrante della propria strategia, con rendicontazione trasparente e piani d’azione concreti.
Anche le PMI si stanno muovendo in questa direzione: introducono figure ESG, migliorano la comunicazione interna, ascoltano i dipendenti, aggiornano i modelli organizzativi.
E uBroker? La sostenibilità si guida dall’alto
Nel settore dell’energia, la responsabilità è doppia. uBroker lo sa e ha già avviato diverse iniziative per rafforzare la propria governance:
- introduzione di un codice etico;
- promozione di figure quadro e dirigenziali con background e genere differenti;
- creazione del Comitato Sostenibilità e introduzione del Report di Sostenibilità;
- nuove figure professionali (es. Knowledge Manager);
- miglioramento del servizio assistenza e processi di ascolto degli stakeholder;
- attività di formazione interna.
Azioni in corso:
- inserimento di una figura HR senior;
- nomina di una figura femminile esterna nel Comitato tecnico sulla sostenibilità;
- adozione del modello organizzativo 231 per la prevenzione dei rischi legali;
- rafforzamento dei controlli interni con consulenza esterna;
- rinnovo certificazioni ISO 9001, 14001, 45001;
- sistema di monitoraggio ESG dei fornitori;
- implementazione della matrice di materialità tramite survey e ascolto stakeholder, in vista del prossimo bilancio di sostenibilità.
Il motore invisibile del cambiamento
La Governance è il motore invisibile ma fondamentale della sostenibilità. È la leva che trasforma i valori in azione, gli obiettivi in risultati. Perché solo attraverso una guida consapevole, etica e strategica, un’azienda può costruire un futuro sostenibile, credibile e duraturo.